Scompare Ernesto De Pascale, l’uomo che aveva insegnato il blues all’ Italia. Oggi avrebbe compiuto 53 anni. Il ricordo di Marco Mori.

Te ne sei andato nel giorno del tuo compleanno, stupendo tutti, come quando parlavi di musica, della tua musica. Ernesto era uno di quelli a cui il blues doveva rispetto e non viceversa perchè a lui il blues deve molto, deve la sua capacità di averlo sempre saputo rendere attuale, fruibile, lontano dalla nicchia in cui molti lo avrebbero voluto relegare perchè poco commerciale ma la sua anima, quella di Ernie, voleva che il blues fosse una forma di linguaggio mondiale e con quell’ anima incontrava i giovani, i musicisti, gli appassionati. Ma Ernie è stato un faro, una persona con cui, almeno una volta, chi fa musica, in ogni modo, aveva avuto bisogno di confrontarsi per un commento, un consiglio, per una direzione da prendere. Mancherai Ernie, mancherai al mondo della cultura, della musica, degli uomini !!! Non hai mai avuto bisogno di presenziare a Talent-Shows, eppure hai aiutato migliaia di giovani a trovare la loro strada, musicalmente ed umanamente, talvolta producendoli. Ho ancora , sulla scrivania, la busta con dentro un disco da spedirti e di cui parlammo per telefono qualche giorno fa, ci tenevo a farti ascoltare il nuovo lavoro de “Il Rovescio della medaglia” ma la settimana scorsa hai pensato di andare in terapia intensiva per non farti rompere le palle. Lo scrivo con gli occhi lucidi e so che se mi vedessi mi diresti: “ma finiscila che non è il caso e strimpella due accordi senza intristirmi”. Ci siamo incontrati molte volte ed in qualche occasione avevo un chitarra a portata di mano ed il tuo sguardo severo su di me che, non essendo certo un virtuoso, temevo ma anche in quei contesti mi insegnasti che per fare blues non bisogna essere fenomeni ma suonare come si sa fare purchè con il cuore. Grazie Ernesto, grazie veramente, non so se la musica, tutta, sarà la stessa senza di te. Il Popolo del Blues ti avrà sempre nel cuore.   Marco Mori

Ernesto De Pascale nato a  Firenze il 13 febbraio del 1958, definito da wikipedia anche “conduttore radiofonico e musicista italiano”, in queste ore è venuto a mancare lasciando un vuoto incolmabile.  E nel giorno del suo compleanno.

Collaboratore di Radio Tre e del canale televisivo satellitare Rai Sat Show tutte le settimane curava  personalmente la realizzazione della trasmissione “Il Popolo del Blues”   in onda tutte le domeniche sere alle 21 su Popolare Network.

Da giornalista attento scriveva  per “La Nazione“, le riviste “Rolling Stone“, “Jam” , “Musica Jazz“, “Viva Verdi“, “Il Blues“, “Rosso Fiorentino“, “Doc Toscana” e per le testata britannica “Record Collector” e “Rocksbackpages“.

Da un anno e mezzo insieme a Alberto “Bobby Soul” Debenedetti curava per Allinfo.it la rubrica radiofonica “Funk Funk” in onda su: Radioesse SulmonaLinea Web SavonaAllinfo RadioRadio Med Web.

La carriera nel mondo della musica di Ernesto De Pascale inizia negli anni ottanta, che lo vedono al timone del programma radiofonico “cult” Stereonotte, e pedina importante della nascita di Videomusic nel 1984.

Nel 1995 dà vita al programma Il Popolo del Blues per Controradio, Firenze su sollecitazione del musicolo pistoiese Fabrizio Berti.

Nel 1998 ha dato vita a una etichetta musicale dal nome Il popolo del blues. Nel 2000 fonda la società Il Popolo del Blues.

Nel 2002 è stato curatore con Bruno Casini ( primo agente della sua band Lightshine ) e con il regista Giancarlo Cauteruccio della mostra sugli anni ’80 a Firenze, “Un Weekend Post Moderno” per i 20 anni del Tenax, mitica dance hall degli anni ottanta fiorentini.

Produttore di più di 70 album, dai Diaframma agli Aeroplanitaliani, da Assalti Frontali agli Articolo 31 ed artista lui stesso (già leader di LightshineHypnodance e con due album solisti all’attivo, Morning Manic MusicMy Land Is Your Land). Talent scout e autore vanta fra le sue esperienze collaborazioni con la Chess records, Universal Italia,PolygramBMG AriolaCherry RedUniversal UKEsoteric e decine di etichette minori.

Pluripremiato per i suoi meriti artistici (nel 1991 ha ricevuto un premio per la diffusione della musica soul in Italia e nello stesso anno uno per la musica indipendente, nel 1997 un premio per il contributo allo sviluppo della scena blues italiana e, sempre nel 1997, un riconoscimento dal fan club di Elvis Presley per il miglior programma radio dedicato all’artista), conosciuto in Inghilterra ed descritto come “The Italian John Peel”, svolge attività didattica dedicata alla musica e alla cultura italiana dagli anni cinquanta ai giorni nostri in scuole superiori ed università e presso gli Istituti Italiani di Cultura.
Dal 2002 era presidente di giuria del Rock Contest di Controradio, considerato la più importante rassegna per gruppi emergenti d’Italia e membro del Premio Ciampi dalla sua nascita nel 1995.

Nel 2003 riforma il gruppo Hypnodance.

Nel 2004 diventa consulente della società ARC Music di New York iniziando una prestigiosa collaborazione conMarshall Chess, già presidente della Rolling Stones Records e figlio del fondatore della Chess Records di Chicago Leonard Chess. Con Chess realizza il primo disco del rapper italo-americano DropAflo per la Warner Bros.

Nel 2005 riforma il gruppo Lightshine.

Nel 2006 fa nascere il marchio Piano Hour che diventerà nella stagione 2008 – 2009 una rassegna prodotta con il Musicus Concentus di Firenze.

Il 16 ottobre 2007 pubblica – dopo molti dischi come band leader – l’atteso debutto solista, Morning Manic Music su etichetta Il Popolo del Blues, distribuzione Materiali Sonori.

Il 29 settembre 2008 pubblica per l’etichetta inglese Esoteric/Cherry Red My Land Is You Land, un progetto discografico italo – inglese realizzato con Ashley Hutchings, fondatore dei Fairport Convention ed icona del Folk Rock. L’album è distribuito in Italia da Audioglobe.

Nel 2009, per celebrare i 25 anni del Rock Contest, ha scritto la prefazione al volume I Love Rock & Roll di Raffaele Palumbo, edizione Giunti, 2009 .

Nel 2010 conduce per Radio Rai un ciclo di puntate su Isoradio

info: http://www.ilpopolodelblues.com/

17 pensieri su “Scompare Ernesto De Pascale, l’uomo che aveva insegnato il blues all’ Italia. Oggi avrebbe compiuto 53 anni. Il ricordo di Marco Mori.

  1. sono rimasto sconcertato apprendendo che ci hai lasciato quante volte ti ho salutato a trasimeno blues e torrita blues mi ricordo ancora del grande regalo che mi facesti facendomi cantare alla rocca di c. lago facendomi accompagnare da un gruppo che era li ospite della ricorrenza dei 10 anni di trasimeno blues ed io cantai senza fare prove tutti frutti per me e’ rimasto il piu grande recalo che potevi farmi ciao spero che da lassu tu seguirai tutti i concerti del blues lasci un vuoto secondo me in queste manifestazioni ciao blues man da peter

  2. Ernesto per me e’ sempre stato una persona da vedere con piacere negli ambienti musicali, ti sorrideva e con la magia di un uomo che sapeva e faceva musica ti spiegava dei concetti magari difficilissimi in poche e semplici frasi. Ciao Ernesto un saluto!

  3. un altro maestro che scompare, ho visto il suo lavorare ai tempi che facevo il fonico a controradio, una vera enciclopedia umana completata da un anima competente.. il blus, la sua vita! Ciao Ernesto, ora sarà tutta un altra musica…

  4. Una scomparsa prematura che lascia un vuoto.Una vita trascorsa all’insegna della passione per la musica e per la cultura musicale sempre con fresco entusiasmo.Purtroppo sembra che la cultura in Italia stia veramente subendo un colpo dietro l’altro,un destino avverso che rischia di consegnarci tutti alla sottocultura che incalza nei modi che tutti sappiamo.Una voce importante che viene a mancare.

  5. era un uomo competente ma generoso, influente ma mite, insofferente verso gli azzeccagarbugli e paziente con i volenterosi, un caro amico e un acuto commentatore dei suoi tempi. non soltanto per la musica. una grande perdita per tutti. riccardo monni

  6. caro Ernie, proprio qualche giorno fa ho ritrovato quel disegno fatto al Big Mama, quando tutti e due a Roma la notte giravamo per locali alla ricerca di un buon posto dove ascoltare il blues. Ti ho pensato e mi sono detta “devo assolutamente chiamarlo”. Ma non ho fatto in tempo. caro Ernie, ti abbraccio e ti saluto con l’affetto di sempre. In nome della tua “ribongia” ti auguro buon viaggio silvia Corradini

  7. Un grande amante del blues ma anche di tutta la musica. Un intellettuale di raffinata cultura e una splendida persona. Una perdita enorme per tutti. Buon viaggio carissimo Ernie walter porcedda

  8. Ernesto con te se ne va un pezzo di cultura…..ho avuto l’onore di conoscerti i primi di gennaio al Master di Sorrento….mi hai lasciato un grande messaggio…di vincere la mia crociata per i giovani artisti del sud…..ed io seguirò a vita il tuo consiglio….sei un grande……nel firmamento

  9. Caro Ernesto, ti ringrazio per avermi accompagnato con le tue trasmissioni (da Stereonotte a Battiti): una colonna sonora sempre azzeccata di tanti momenti (belli e meno belli) della mia vita. Un abbraccio, Marco.

  10. Ciao Ernesto,ti ringrazio per avermi fatto scoprire e approfondire della musica meravigliosa!Ho avuto la fortuna di frequentarti nel mio periodo “cantautoriale” e di fare con te un viaggio ad Amsterdam, in compagnia di altri musicisti/produttori fiorentini.A distanza di anni mi rendo conto di quanta importanza hanno avuto i tuoi consigli e i tuoi suggerimenti!Non avevi un carattere facilissimo…ma eri un grande!!Amavi la musica e sapevi trasmetterlo!E riuscivi a capire e spiegare le cose in maniera molto azzeccata.Mi sembra ancora strano pensare che non avrò più la possibilità di incontrarti in questa dimensione. Spero che anche nell’altra avrai la possibilità di ascoltare tanta buona musica!!;) Con affetto..un abbraccio

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